Saffron Nutra Med
Piano strategico di valorizzazione dello Zafferano Crocus sativus L.: nuove formulazioni standardizzate, tracciate toscane, come contributo allo sviluppo di nuovi prodotti e nuove terapie per malattie ad alto impatto sociale.
Lo zafferano prodotto dagli stigmi essiccati del Crocus sativus L. è noto fin dall’antichità per le numerose proprietà terapeutiche.
Ricco in carotenoidi ha importanti proprietà antiossidanti nella difesa dell’organismo umano. Contiene vitamina B2 e vitamina B1 essenziali nel metabolismo del glucosio, dei lipidi e delle proteine.
Peculiare dal punto di vista chimico e dell’attività biologica è anche la componente aromatica. Il costo elevato della spezia spiega i numerosi tentativi di contraffazione più facili quando il prodotto è commercializzato in polvere.
La produzione comporta un grande lavoro manuale e non può essere completamente meccanizzata. In Italia da un’area di 1000 m2 si ottengono 120.000-150.000 fiori (4000-5000 kg) che producono 5-7 kg di stigma fresco (1-1.3 Kg di prodotto essiccato). Di recente piccoli e medi imprenditori agricoli hanno rilanciato la coltivazione di questa spezia. La multifunzionalità di C. sativus e la tracciabilità nella produzione e trasformazione sono la base per lo sviluppo diversificato, polivalente e sostenibile di un sistema aziendale ed una leva economica locale e di tutela ambientale.
Le caratteristiche chimiche, organolettiche e biologiche sono esaltate dagli usi sempre più comuni in cosmesi, tintura e medicina.
Obiettivi del progetto
Tutelare la qualità e la sicurezza alimentare
della produzione di zafferano toscano salvaguardandone e promuovendone l’identità di prodotto agro-alimentare tradizionale e di qualità, con attività interdisciplinari di ricerca e valorizzazione dei territori toscani di produzione, nelle province di Firenze, Grosseto, Siena e Arezzo.
Recenti studi mostrano contenuti diversificati di principi attivi in funzione delle aree geografiche di produzione. Nella fase di coltivazione del C. sativus si sperimenteranno miscele innovative di materiali vegetali e animali dalle proprietà ammendanti, concimanti e antifungine. Ulteriore criticità nella valutazione della qualità del prodotto è strettamente legata al processo di essiccazione degli stigmi che viene condotto con T e tempi diversi.
Analizzare il mercato
e identificare canali e strumenti di valorizzazione dei prodotti ottenuti sia in ambito food che per uso biomedico.
Sviluppare nuove applicazioni food e per uso biomedico
lo zafferano è stato utilizzato in medicina tradizionale per curare ogni tipo di malattie dai disturbi del tratto gastro intestinale a quelli respiratori e cardiocircolatori, recentemente l’interesse si è focalizzato sulle proprietà antitumorali nonché sulla capacità di ridurre lo stress ossidativo fattore rilevante nei processi d’invecchiamento.
È dimostrata l’efficacia del trattamento con Zafferano sia in modelli animali che in pazienti con degenerazione maculare legata all’età.
In pazienti con diagnosi di depressione leggera o moderata lo zafferano ha ridotto i sintomi con efficacia simile alla fluoxetina. Auspicabile è anche lo studio e l’utilizzo dei tepali e petali del Crocus, ricchi di antiossidanti.
Inoltre, l’applicazione recente delle nanotecnologie in ambito alimentare e nutraceutico ha sviluppato sistemi micro/nanostrutturati per veicolare molecole ad attività nutraceutica proteggendole dalla degradazione fisica (precipitazione, cristallizzazione) e chimica (ossidazione) contribuendo al mantenimento dell’attività biologica nei cibi funzionali (functional foods).